MOZART - UNA VARIAZIONE NOTTURNA

mozart-unavariazionenotturna

13 Feb 2022
 ore 20:45

Chiesa di S. Antonio BRENO (Bs)

MOZART / Una variazione notturna

uno spettacolo/concerto a cura di Orchestra “A.Vivaldi” di Valle Camonica in collaborazione con Centopercento Teatro

direttore d'orchestra Silvio Maggioni

drammaturgia di Antonio Panice

con Antonio Panice

costumi di Costumeria Teatrale “Peli”

Vienna. 13 Ottobre 1791. Sera. Wolfgang Amadeus Mozart, che morirà tra meno di due mesi, torna a casa da teatro con suo figlio Carl: hanno appena assistito a una più che riuscita replica del Flauto magico. Il giorno successivo, il compositore, scriverà alla moglie: «entrambi abbiamo dormito magnificamente». Nella nostra invenzione questa dichiarazione sarebbe vera solo per metà: lo spettacolo/concerto Mozart/Una variazione notturna crea, tra il rientro a casa e la nanna del compositore, una piccola parentesi durante la quale un insonne Mozart, dopo aver messo a letto il figlio, viene colto da un'epifania: è ora di fare i bagagli, partire per Londra e lasciarsi alle spalle Vienna, i debiti e il passato. Gli ultimi anni trascorsi nella capitale dell'impero asburgico gli appaiono improvvisamente divisi tra sfavillanti, seppur fugaci, gioie personali e altrettante cocenti delusioni; la precaria situazione economica che caratterizza questo periodo della sua vita, è appesantita dalla scarsa considerazione dei suoi meriti da parte delle istituzioni politiche e musicali; i suoi occhi si aprono così su uno scenario fallimentare, che lo invita alla fuga. I recenti successi di pubblico della sua ultima opera, il fiabesco Flauto magico, per il geniale Wolfgang, non riescono a ripianare i conti di un quadro insoddisfacente. Sullo sfondo, ma neanche troppo, di questo piccolo tormento notturno, aleggiano il rapporto mai risolto con il padre Leopold (primo sostenitore e, al contempo, persecutore del talentuoso figlio), e le insolite vicende legate alla composizione del Requiem, che (epurate dalle evanescenti leggende di inizio ottocento) diventano un pungolo per l'insofferenza di Mozart verso un mondo e una società dai quali non riesce a ottenere quanto, secondo i suoi calcoli, gli spetta. La decisione finale sarà quella che la storia ci ha consegnato: restare a Vienna; il tassello che abbiamo aggiunto, invece, sarà un piccolo momento di poesia, di musica e parole, creato affinché il genio indiscusso che affronta la fatica della sua realtà ci appaia vicino nella sua umanità, ma risulti comunque un'inarrivabile brillante nel cielo grazie alle tracce che ha saputo lasciarci con la sua arte.

Lo spettacolo

Un attore, una sedia, bauli, un'orchestra e una pietra. Questi gli elementi in campo per giocare con una delle figure più ingombranti, influenti e illuminanti della musica e dell'arte degli ultimi trecento anni. Ci approcciamo a questo gioco, con molta umiltà, facendoci piccoli e sottili: traendo elementi da lettere e cronache dei protagonisti delle vicende prese in considerazione, lo spettacolo si immerge in un ambiente notturno, intimo, in cui i fantasmi di Mozart convivono con la sua musica, un mondo immortale in cui il compositore si trova al centro di dubbi e di scelte che avranno ripercussioni nella sua vita quotidiana. La notte tra il 13 e il 14 Ottobre 1791 diventa, nel nostro gioco, un momento cardine: le repliche del Flauto magico stanno finendo, e grandi investitori all'orizzonte non sembrano farsi avanti; la composizione di un Requiem, su cui il committente ha vietato la firma dell'autore, resta in sospeso, a causa anche di un certo “fastidio” da parte di Wolfgang verso questo lavoro; negli ultimi dieci anni, non sarebbe la prima volta che ha pensato di lasciare Vienna; non sarebbe neanche la prima volta che volge i suoi pensieri verso Londra; ma stavolta scegliere se andare o restare, sembra possa avere un'incidenza maggiore sul suo futuro: partire potrebbe significare prendere in mano la propria vita (come già aveva fatto insistendo per lasciare Salisburgo proprio per Vienna) e continuare così nella sua rivoluzione di artista girovago, compositore di nessuna corte ma del mondo; decidere di restare, invece, pare quasi voler dire «ecco, mondo: accetto qualsiasi cosa tu abbia in serbo per me, anche se non sei pronto ad avermi!». In questa notte amletica, la sua musica si avvicenda ai dubbi, alle paure, alle preoccupazioni e agli slanci, in un dialogo, tra aspirazioni e realtà, che si snocciola fino alla soluzione finale, la quale parrà, al nostro Wolfgang, la miglior scelta per proseguire nella sua folgorante parabola.


TORNA AL CALENDARIO

Siamo a Brescia, Villaggio Ferrari n° 25

 

amministrazione e corsi:  
chiara@centopercentoteatro.it
tel.+39 375 6197095

 

organizzazione e spettacoli:  
info@centopercentoteatro.it
tel.+39 375 6197095

Associazione Centopercento Teatro  |  Villaggio Ferrari n.25  |  25125  |  Brescia  |  info@centopercentoteatro.it  |  Tel.+39 375 6197095  |  P.I. 03155490984

webmaster: Andrea Poddighe  |  realizzazione grafica: Zora Romanska  |  Privacy  |  Cookies Policy